Wu Ming 2 & Contradamerla in Surgelati
Opera a dieci mani per scrittore e gruppo rock

“Surgelati” esplora la terra promessa dell’identità personale e collettiva, territorio dove spesso la ricerca di senso rischia di soccombere all’arbitrario. Lo sguardo degli autori si concentra e insegue la vena di ambiguità che percorre la maggior parte delle narrazioni diffuse sulle “radici”, concetto tangibile ed evanescente al tempo stesso, in cui il confine tra la fedeltà e inganno può diventare molto labile. Un ragazzo si risveglia in una stanza d’ospedale e tutto, ai suoi occhi, è bianco. Neutro, indefinito. Persino la sua stessa immagine nello specchio. È stato ritrovato in stato di assideramento in fondo a un camion frigorifero, su cui ha attraversato il mare e varcato clandestinamente una frontiera. E ora la sua faccia non ha più espressioni, la sua identità è surgelata. Tutto il contesto dove il ragazzo è approdato tende a cucirgli addosso un ruolo omogeneo alla sua condizione di straniero, escludendo tutte le altre ipotesi e soprattutto senza mai ascoltarlo veramente. Il nuovo mondo di cose e di persone che gli si manifesta al risveglio sembra volerlo spingere verso immagini di sé che si rivelano immobili e stereotipe, incapaci di rendere conto del costante divenire delle identità e delle culture nell’esperienza concreta. “Surgelati” è stato interamente scritto, composto e prodotto in forma collettiva e laboratoriale da Wu Ming 2 e la Contradamerla. Articolato come fosse un concept-album, lo spettacolo prova a reinventare la forma concerto, arricchendola di una definita continuità narrativa e attingendo ad universi espressivi eterogenei. “Surgelati” non è il semplice adattamento di una serie di testi a una serie di musiche, ma un esperimento di fusione (a caldo) di entrambi gli elementi in un solo corpo emozionale e di senso, in cui succede che la parola possa interpretare la parte del suono o, viceversa, che sia la musica a farsi racconto. Wu Ming 2 & Contradamerla mettono in suoni e parole (strettamente avvinghiati) l’odissea sul posto di ogni essere umano, la permanente distanza tra quello che si è per gli altri e quello che si vorrebbe essere. Un viaggio impossibile da programmare, in cui convivono slanci in avanti, passi indietro, memoria e perdita di memoria, inattese deviazioni e rientri alla base.

Casa Ama